Il Sâmkhya - uno dei sei sistemi filosofici dell’India* - ricorda che quando piove, accadono cose diverse a seconda del luogo. Se piove sull’oceano, non succede nulla; se la pioggia cade su un terreno inaridito, riporta la vita; se la stessa pioggia cade su un campo prima della mietitura, rovina tutto il raccolto. Qui la pioggia è senza effetto, là promuove e sostiene la vita, altrove porta distruzione.
Tutto è continuità attraverso te, fratello respiro
Da questo antico ventre che porto, aiutami a espirare la mia voce
Dalla bellezza della mia colonna , aiutami a risuonare
Madre terra, Fuoco sacro, Nascita nelle Acque stanno trovando la loro voce attraverso te, fratello respiro
Attraverso la colonna, la voce, le ossa fino al centro
Corpo ampio, anima sollevata, grido il cuore
Attraverso la colonna, la voce, le ossa fino al centro
Corpo ampio, anima sollevata, grido il cuore
Attraverso la colonna, la voce, le ossa fino al centro
Corpo ampio, anima sollevata, grido il cuore a te e grazie a te fratello respiro
Brother Breath I feel that you love me
Brother Breath source of this life to sing
Brother Breath I lift up my voice to you
Bring me back, lead me on Breathe away this pain
Help me sing, Help me dance Help me laugh to celebrate
Death in LIfe , Life in Death All is continuity through you Brother Breath
From this ancient womb I bear Hel me breathe out my voice
From the beauty of my spine help me resonate
Mother Earth, Sacred Fire, Birth in Waters are finding their voice through you brother breath
Through the spine , Through the voice, through the bones to the core
Body loose, soul relieved I sing out my heart
Through the spine , Through the voice, through the bones to the core
Body loose, soul relieved I sing out my heart
Through the spine , Through the voice, through the bones to the core
Body loose, soul relieved I sing out my heart to you and through you Brother Breath
Brother Breath fa parte del lavoro Auditorio Intimo ( Brasile, 2010)
Domenica 11 Novembre , complice un clima che resiste ad ogni forzatura di cambiamento, bambini presenti, curiosi e festosi, genitori solari e collaborativi e amici cari, abbiamo fatto esperienza della bellezza di questo giorno così speciale. Tanto per i bambini quanto per gli adulti. La luce che non si spegne , anche se cala, se diminuisce, se le fasi di oscurità sembrano più lunghe di quelle luminose. Noi andiamo con semplicità e fiducia, riscaldati e rischiarati dalla nostra lanterna, sempre. Il canto che ci accompagna ci incoraggia e alimenta la luce. Ecco perché non bisogna smettere di cantare quando fa buio.
Grazie Anna, Francesco Diego ( questa giornata speciale nasce grazie ad un suo desiderio) e Peppe. Compagni di viaggio speciali
" Invece nel mio cuore ci sono canzoni. Nel mi cuoricino ci sono canzoni. Nel mio corpo ci sono melodie e infatti dalla bocca escono parole, parole cantanti "
" In my heart there are songs, instead. In my little heart there are songs. In my body there are melodies and from my mouth indeed words, singing words come out"
Credevo che il mio viaggio fosse giunto alla finemancandomi oramai le forze.
Credevo che la strada davanti a me fosse chiusa e le provviste esaurite.
Credevo che fosse giunto il tempo di trovare riposo in una oscurità pregna di silenzio.
Scopro invece che i tuoi progetti per me non sono finiti e quando le parole ormai vecchie
muoiono sulle labbra nuove melodie nascono dal cuore; e dove ho perduto le tracce
dei vecchi sentieri un nuovo paese mi si apre con tutte le sue meraviglie.
I thought that my voyage had come to its end at the last limit of my power,—that the path before me was closed, that provisions were exhausted and the time come to take shelter in a silent obscurity.
But I find that thy will knows no end in me. And when old words die out on the tongue, new melodies break forth from the heart; and where the old tracks are lost, new country is revealed with its wonders.
La mia canzone si è spogliata dei suoi ornamenti. Non va orgogliosa della sua veste o dei suoi gioielli. Gli ornamenti sono di ostacolo alla nostra unione; si frappongono fra te e me; il loro tintinnio copre i tuoi sussurri.
La mia vanità di poeta muore di vergogna quando tu la guardi. Maestro poeta , mi sono seduto ai tuoi piedi. Lascia solo che renda la mia vita semplice e diritta come un flauto di canna, così che tu possa riempirla di musica.
My song has put off her adornments. She has no pride of dress and decoration. Ornaments would mar our union; they would come between thee and me; their jingling would drown thy whispers.
My poet's vanity dies in shame before thy sight. O master poet, I have sat down at thy feet. Only let me make my life simple and straight, like a flute of reed for thee to fill with music. Rabindranath Thakur (Tagore) , Gitanjali 7
Ero andato mendicando di uscio in uscio
lungo il sentiero del villaggio,
quando in lontananza mi apparve il tuo aureo cocchio,
simile a un sogno meraviglioso.
Mi domandai: “Chi sarà mai questo Re di tutti i re?”
Crebbero le mie speranze,
e pensai che i giorni tristi sarebbero ormai finiti.
Il cocchio mi si fermò accanto;
il tuo sguardo cadde su di me, e tu scendesti con un sorriso e, ad un tratto, mi stendesti la mano destra dicendomi:
“Che cos'hai da darmi?”
Quale gesto fu quello di stendere la tua palma regale
per chiedere l'elemosina ad un povero
Esitante e confuso, trassi lentamente dalla mia bisaccia un acino di grano
e te lo porsi.
Ma quale non fu la mia sorpresa quando,
sul finire del giorno vuotai a terra la mia bisaccia
e trovai nell'esiguo mucchietto di acini,
un granellino d'oro!
Piansi amaramente per non aver avuto cuore di darti tutto quello che possedevo
I had gone a-begging from door to door in the village path, when thy golden chariot appeared in the distance like a gorgeous dream and I wondered who was this King of all kings!
My hopes rose high and methought my evil days were at an end, and I stood waiting for alms to be given unasked and for wealth scattered on all sides in the dust.
The chariot stopped where I stood. Thy glance fell on me and thou camest down with a smile. I felt that the luck of my life had come at last. Then of a sudden thou didst hold out thy right hand and say `What hast thou to give to me?'
Ah, what a kingly jest was it to open thy palm to a beggar to beg! I was confused and stood undecided, and then from my wallet I slowly took out the least little grain of corn and gave it to thee.
But how great my surprise when at the day's end I emptied my bag on the floor to find a least little gram of gold among the poor heap. I bitterly wept and wished that I had had the heart to give thee my all. Rabindranath Thakhur (Tagore)
"
Mamma" chiede Francesco Diego
vedendo una ragazza con alle spalle una custodia di uno strumento " quella
che è passata era una musicista? " "
Si "rispondo io " una
violoncellista. Ricordi il violoncello? Quello che si suona così... e con
l'arco? "" Ah si il violino
" dice FD" No, il violino si
suona in spalla, così... ha sempre l'archetto ma si suona in spalla" rispondo." Si, si, lo so. Io l'ho suonato il violino, ma tu non c'eri,
ancora non eri nata ! "
Il solstizio d'estate, la giornata internazionale dello Yoga, la giornata della festa della Musica, la data di nascita di TKV Desikachar, che non voleva farsi chiamare Guru e che preferiva non etichettare lo Yoga. Yoga+ Musica+Desikachar una combinazione stellare! A Desikachar e a Chandra, sua allieva di lunga data e guida nello Yoga come nel Canto Vedico, tanto devo.
Diceva T. Krishnamacharya, padre di Desikachar che "Lo Yoga è il più grande dono dell'India al mondo" . Con la nascita di YOGAMELIA è proprio questo dono che vorremmo celebrare ! Aprendo le porte a tutti curiosi, neofiti, praticanti, dubbiosi.
YOGAMELIA è una settimana dedicata allo Yoga nella bellissima Amelia, cuore dell'Umbria, con pratiche, conferenze, visioni di film, presentazioni di libri e un bellissimo seminario il 24 e 25 giugno , condotto dai docenti indiani ANURADHA CHOUDRY e VINAYACHANDRA BANAVATHY : MANTRA E PSICOLOGIA DELLO YOGA aperto a tutti. Il mondo dei suoni è argomento affascinante ed anche intimamente connesso con la nostra vita. Raramente siamo consapevoli del profondo potenziale custodito dentro le varie tipologie di suoni e di come queste possano aiutare a svelare profonde verità riguardanti noi stessi. La tradizione dello Yoga usa in maniera consapevole il potere dei suoni sotto forma di mantra per creare specifiche esperienze su vari piani del nostro essere. Il workshop cercherà di esplorare la relazione tra la psicologia dello Yoga e i mantra combinando pratica e teoria per consentire ai partecipanti una diretta esperienza del potere trasformativo dei suoni. Unici prerequisiti : curiosità e cuore aperto. Ringrazio Elena Succhiarelli, sorella di cammino e insegnante di Iyengar Yoga, per questa idea che è diventata ora realtà, con semplicità, voglia di condivisione, di celebrazione e ringraziamento per questa antica disciplina. ( Non spaventiamoci per la parola )
Tante le pratiche a porte aperte pronte ad accoglierci. Tante le persone coinvolte dietro ogni pratica offerta a cui va tanta gratitudine. Dominique Smersu e Elena Succhiarelli per l'Iyengar Yoga, Prem Singh per il Kundalini Yoga, Patricia Meyer per il Kriya Yoga, Sheila Chacko per l' Odaka Yoga, Consuelo Schiavetti, Fausto Minnetti, Vanessa Massarelli per l'Hatha Yoga, FedericaSilvestrelli per l'Ashtanga Yoga.
A porte aperte anche gli incontri con l'Ayurveda di Isabella Gatti e Raffaella Vianello e di CantoVedico, la cui pratica sarà un immenso piacere per me condividere con chi vorrà partecipare.